Delegazione Uneba Toscana al Convegno di Torino

Folta Delegazione di Uneba Toscana in partenza per il Convegno Nazionale Uneba di Torino il 19 e 20 Giugno sul tema ‘Il lavoro tra professionalitàe valore etico della cura – Oltre il lavoro,  oltrela professione, oltre l’erogazionedei servizi’. L’organizzazione ècurata da Uneba Piemonte in collaborazione con la CommissioneLavorodi Uneba Nazionale. Un focus specifico sarà dedicato anche all’approfondimento sul cammino verso il contratto unitario del settore socio-sanitario.
Dalla Toscana,  oltre al Presidente regionale Avv. Andrea Blandi e la delegazione di Firenze, parteciperanno al Convegno i gruppi Uneba Prov.le di Pisa con il Presidente Avv. Riccardo Novi e membri del direttivo,  di Uneba Livorno, Pistoia e di altre province della regione.
I convegni nazionali, oltre allo specifico tema di approfondimento, rappresentano sempre un momento di incontro, condivisione e rafforzamento dei legami associativi tra le varie di tutta la penisola. Ci vediamo a Torino!
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Rientrati i Vescovi Toscani

Dopo i primi tre Vescovi rientrati in giornata di sabato scorso, gli altri vescovi toscani in pellegrinaggio in Terra Santa, bloccati da due giorni ad Amman, in Giordania, sono ripartiti con un volo della Royal Jordanian dalla capitale giordana alle 15.40 di domeni, ora italiana. Al gruppo dei 29 pellegrini toscani si sono aggiunti anche tre frati francescani. Il gruppo è atterratto alle 20.25 all’aeroporto di Malpensa ieri sera, a Milano. Qui, ad attenderli, hanno trovato un bus navetta che li ha riportati a Firenze. Il presidente della Cet, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, che guida la delegazione, ha rassicurato che tutti ‘stanno bene’. Tra loro anche l’arcivescovo di Pisa S. E. Mons. Cannistrà atteso a Pisa per le celebrazioni del patrono San Ranieri.
Ringraziamo il Signore e Maria Santissima per il buon esito del rientro e affinché concedano la Pace in Medio Oriente!
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(Articolo e foto tratti da Toscana Oggi)

Vescovi della Toscana in Terrasanta

A seguito del bombardamento avviato da Israele nei confronti dell’Iran i Vescovi della Toscana in pellegrinaggio in Terrasanta hanno lasciato Israele e sono arrivati giovedi scorso ad Amman, in Giordania: “Abbiamo passato il confine tra Israele e Giordania ad Allenby, adesso siamo su due pulmini che ci porteranno ad Amman” spiega Simone Pitossi, giornalista di Toscana Oggi che accompagna il gruppo. Al termine del loro pellegrinaggio, sarebbero dovuti partire stasera da Tel Aviv ma, dopo la chiusura dell’aeroporto, la Custodia di Terra Santa ha organizzato per loro il trasferimento ad Amman, da dove faranno rientro in Italia con il primo volo disponibile. Il gruppo, che comprende anche sacerdoti e laici, è guidato dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Cet, arcivescovo di Siena e vescovo di Montepulciano, insieme a fra’ Matteo Brena, Commissario di Terra Santa per la Toscana. Della delegazione fanno parte i vescovi: Gherardo Gambelli (Firenze), Stefano Manetti (Fiesole), Andrea Migliavacca (Arezzo), Paolo Giulietti (Lucca), Giovanni Nerbini (Prato), Giovanni Paccosi (San Miniato), Saverio Cannistrà (Pisa), Bernardino Giordano (Grosseto e Pitigliano), Mario Vaccari (Massa Carrara – Pontremoli), Simone Giusti (Livorno), Roberto Filippini (emerito di Pescia). Accompagnamoli con la preghiera nel viaggio di ritorno e rafforziamo la preghiera stessa per la Pace in questoese dedicato al Sacro Cuore di Gesù!

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Dalla parte della vita sempre!

Sul primo caso in Toscana di suicidio assistito dopo l’approvazione della legge regionale interviene il cardinale Augusto Paolo Lojudice, Presidente della Conferenza Episcopale Toscana. Ecco la sua dichiarazione:
“Di fronte alla malattia grave e alla sofferenza dobbiamo prima di tutto affrontare la questione con il massimo rispetto e con la nostra preghiera, ma certamente ci tengo a sottolineare il principio dell’inviolabilità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale.
La vicenda ci lascia con una profonda amarezza ed è il segno di come sull’argomento del fine vita ci sia la necessità di un vero confronto a livello nazionale, lontano dai riflettori, che punti prima di tutto a ridare centralità alle cure palliative accompagnando il paziente non più guaribile nel tempo della sofferenza e del fine vita.
La solitudine e il dolore devono trovare rete a cui aggrapparsi. Il diritto alle cure palliative è un diritto fondamentale da garantire a tutti i pazienti e sono convinto che su questo ci sia ancora tanto da fare”.
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Nuovi standard per il sociosanitario, la preoccupazione degli enti gestori

Dodici associazioni che rappresentano gli enti gestori di servizi residenziali per anziani non autosufficienti hanno chiesto un audizione al coordinatore della Commissione salute della Conferenza Stato Regioni, Massimo Fabi per esprimere le proprie riflessioni sullo schema decreto del Ministero della Salute,  trasmesso alla Conferenza Stato Regioni sui “Criteri condivisi ed omogenei a livello nazionale per l’individuazione dei requisiti di sicurezza e qualità delle strutture pubbliche e private che erogano prestazioni residenziali e semiresidenziali per persone anziane non autosufficienti”.

Si tratta di un decreto previsto dal decreto legislativo 29/2024 di attuazione della legge Anziani / riforma della non autosufficienza.

Oltre a Uneba, a  firmare la richiesta sono Acop, Aias, Aiop, Anaste, Ansdipp, Aris, Confapi, Diaconia Valdese, La Rosa Blu, Unicoop sociale, Uripa.

La preoccupazione di Uneba

Ci sembra doveroso  – nota Virginio Marchesi, presidente di Uneba Milano – segnalare alcuni elementi generali di “forte” preoccupazione presenti nello stesso Decreto:
1. Il Decreto individua le strutture residenziali per le persone non autosufficienti con riferimento all’art. 29 e 30 dei LEA salvo poi precisare che lo stesso si occupa in realtà solo delle strutture residenziali riferibili all’art. 30 comma1, lettera b) quindi esclusivamente degli ospiti in “lungoassistenza”. La criticità di tale punto è il fatto che il Decreto NON affronta “volutamente” il tema della risposta residenziale il cui onere grava totalmente sul Fondo sanitario che, come noto, è oggi elemento di particolare “criticità”;
2. Il Decreto definisce tempi e modalità di approvazione e applicazione dello stesso:
2.1. in 1 anno di tempo per recepire l’intesa da parte delle Regioni/province Autonome
2.2. in 2 anni di tempo per l’adeguamento ai requisiti strutturali da parte delle strutture già in esercizio
3. il Decreto prevede che le Regioni/Province Autonome provvedono all’attuazione delle disposizioni contenute nel Decreto nei limiti delle “… risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a disposizione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.

L’insieme degli elementi sopra evidenziati ci porta a ritenere che il Decreto prospetta soluzioni che possiamo ritenere:

  • riduttive rispetto al complesso dei problemi che era chiamato ad affrontare
  • parziali rispetto alle soluzioni che era chiamato ad individuare
  • carenti rispetto alla dimensione economica dei costi che lo stesso postula in quanto o non prevede un onere o lo “scarica” sul livello regionale se non, elemento ancor più paradossale, sui gestori del servizio e sulle persone assistite e/o le loro famiglie.

Mese di Giugno, mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù

Il mese di Giugno è  tradizionalmente dedicato alla devozione al Sacro Cuore di Gesù. Si tratta di una delle devozioni più intense ed espressive della fede cristiana, ed è rappresentatodnell’iconografia da un cuore trafitto da una spada, circondato da una corona di spine, sormontato da una croce in fiamme d’amore per l’umanità. Questo simbolo rappresenta l’amore incondizionato e misericordioso che Gesù Cristo nutre per l’umanità, un amore che si è manifestato attraverso la sua passione, morte e resurrezione. Il Sacro Cuore è quindi simbolo di quella devozione che invita i fedeli a contemplare e ad imitare l’amore sacrificale di Cristo. La devozione al Sacro Cuore di Gesù ha radici profonde nella storia del Cristianesimo. Nonostante alcune forme rituali siano presenti fin dai primi secoli, la vera e propria devozione al Sacro Cuore iniziò nel XII secolo grazie a santi come San Bernardo di Chiaravalle e Santa Gertrude. Tuttavia, è nel XVII secolo, grazie alle rivelazioni ricevute da Santa Margherita Maria Alacoque, che la devozione acquista un’importanza maggiore. Gesù stesso apparve a Santa Margherita, chiedendole di promuovere la devozione al Suo cuore, simbolo dell’amore divino per l’umanità. Da allora, questa devozione si è diffusa in tutto il mondo cristiano, arricchendo la spiritualità di milioni di fedeli. La scelta di dedicare il mese di giugno al Sacro Cuore di Gesù non è casuale. Questa devozione è strettamente legata alla festa del Corpus Domini, celebrata il giovedì successivo alla solennità della Santissima Trinità, che a sua volta segue la Domenica di Pentecoste. In particolare, la festa del Sacro Cuore viene celebrata il venerdì successivo al Corpus Domini, quindi tipicamente nel mese di giugno. Questa collocazione temporale evidenzia il legame tra l’Eucaristia, cioè il corpo di Cristo che si offre per noi, e il suo Cuore, simbolo dell’amore che anima questa offerta.
In questo mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù rinnoviamo l’adesione nostra e di tutte le realtà sociali che siamo impegnati ad animare al Cuore Sacratissimo di Gesù!
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Convegno ‘Un Patto per la Cura’

Si è tenuto il 21 maggio a Marina di Massa l’interessante Convegno regionale Uneba ‘Un Patto per la cura – le opere di ispirazione cristiana toscane si incontrano’.
L’incontro si è aperto con l’introduzione del Presidente regionale Uneba avv. Andrea Blandi cui sono seguiti gli interessati interventi di Mons. Andrea Migliavacca delegato Cet per la pastorale sanitaria e di mons. Mario Vaccari delegato Crt per la Caritas. A seguire sono intervenuti in ordine don Alfredo Iacopuzzi che ha illustrato la tematica dell’importanza dell’antropologia cristiana e quindi l’avv. Alberto Corsinovi che, in maniera molto lucida e concreta, ha argomentato l’importanza della condivisione e del ‘fare rete’ tra opere di ispirazione cattolica.  È seguito l’interessante intervento dello psicologo Stefano Lassi. Ha quindi preso parola la dott.sa Valentina Blandi che ha tracciato lo stato dell’arte dei rapporti e della progettazione dei sistemi locali in chiave generativa. Sono seguiti gli interventi di Luca Manesini e Padre Virginio Babber presidente di Aris internazionale.  La conclusione è stata affidata ad una lucida analisi anche prospettica del Presidente nazionale dott. Franco Massi. Si è trattata di una bella giornata di condivisione con molte idee finalizzare a rafforzare le progettualità di rete nell’ottica del rafforzamento delle opere di ispirazione cristiana della nostra regione.
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Convegno ‘Un Patto per la Cura”

Siamo tutti invitati a partecipare al bel Convegno organizzato a Marina di Massa da Uneba Toscana il prossimo mercoledì 21 Maggio sul tema “Un Patto per la cura – Le opere di ispirazione cristiana della Toscana si incontrano’. La bella iniziativa,  avviata a seguito di un incontro del Presidente regionale Uneba Andrea Blandi con la Cet vedrà la presenza di Mons. Andrea Migliavacca delegato della Conferenza episcopale toscana per la pastorale della salute e mons. Mario Vaccari delegato CET per la Caritas. Il programma completo è contenuto nell’allegato programma. Tutti siamo invitati a partecipare a questo importante momento di incontro,  riflessione e crescita.

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Benvenuto al nuovo Arcivescovo di Pisa!

Da parte di Uneba Toscana, cui si unisce in particolare la sez.ne prov.le di Uneba Pisa, si fanno le piu sentite felicitazioni a mons. Saverio Cannistrà che domenica 11 Maggio è stato ordinato vescovo ed ha fatto ingresso nell’Arcidiocesi di Pisa alla presenza di grande folla di fedeli accorsi da ogni parte dell’Arcidiocesi.  Bellissima e partecipata celebrazione. Belle anche le parole del nuovo Arcivescovo S. E. Mons. Cannistrà: ‘Questa data, l’11 maggio, domenica del Buon Pastore, resterà incisa nel mio calendario e nella mia storia di salvezza personale come uno spartiacque, che segna un prima e un dopo. Sono come uno che non è più e, al tempo stesso, non è ancora. Confesso che non è una sensazione troppo confortevole. Mi sento messo alla prova, forse la prova più grande della mia vita, giunta quando meno la attendevo. Ma probabilmente solo a questa età potevo affrontarla, quando si è sufficientemente deboli per chiedere aiuto e sufficientemente forti per lasciarsi aiutare. La vostra presenza in questo momento cruciale mi dice che ho bisogno di tutti voi per poter diventare ciò che già sono in forza del sacramento ricevuto».
Benvenuto mons. Cannistrà!
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Habemus Papam!

Con grande gioia ringraziamo il Signore e Maria Santissima per il dono del nuovo Pastore che lo Spirito Santo ha chiamato a guidare la Chiesa Santa di Dio nella persona del cardinale Prevost che si è imposto il nome di Papa Leone XIV!

Sosteniamolo tutti sin dall’inizio con la preghiera affinché sia sostenuto nel grave compito di guidare la Chiesa di Cristo con fede, speranza e carità!

La Chiesa universale ha il Suo nuovo pastore! Siano lodati Gesù e Maria!

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