E’ iniziata oggi 4 Marzo la ‘visita ad limina’ dell’Episcopato Toscano dal Santo Padre. Dalle notizie diffuse la visita odierna è durata circa due ore ed il Santo Padre ha fatto molte domande sulla vita e l’organizzazione ecclesiale e sociale delle nostre Chiese. Si tratta sempre di un bel momento di confronto ed anche di ‘Conferma nella Fede’ l’incontro tra Episcopato e Santo Padre: “Un colloquio fraterno, tra vescovi – dice l’arcivescovo di Firenze, il cardinal Betori intervistato da Toscana Oggi – Più volte il Papa ha fatto riferimento alla propria esperienza di vescovo in Argentina che condivideva con noi vescovi. Ciascuno ha parlato, esposto la situazione della diocesi, ponendo domande al Papa. Si è parlato del futuro delle diocesi con la riduzione dei sacerdoti. Si è parlato dei giovani: qui la visione è positiva, sono tanti i giovani che fanno parte della Chiesa toscana partendo anche dalla Giornata Mondiale dei Giovani a Lisbona della scorsa estate”. La visita durerà fino a venerdì. I lavori proseguiranno con altri incontri con i responsabili delle congregazioni vaticane. A tutti i nostri Vescovi un profondo augurio di un proficuo proseguimento della visita assistiti dalle nostre preghiere.
Pubblicata la Legge regionale toscana sulla verifica di compatibilità per le RSA
TESTO INTEGRALE DELLA LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 06 FEBBRAIO 2024
Giornata del personale Sanitario, Socio-sanitario e Socio-assistenziale
Il 20 febbraio è l’occasione per ricordare quanto sia preziosa la scelta di chi ha deciso di mettere la cura e la salute di tutti al primo posto. In questa data, infatti, ogni anno celebriamo la Giornata nazionale del personale sanitario e sociosanitario, del personale socioassistenziale e del volontariato, istituita con la Legge 13 novembre 2020 in onore al personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato che nel corso della pandemia da Coronavirus è stato in prima linea e continua ad assistere quotidianamente malati, anziani e persone in stato di bisogno.
Messaggio dell’Assistente Spirituale alle nostre strutture ed opere per la Giornata del Malato
11 Febbraio 2024 Giornata del malato
“ Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina” (Gv 5,7)
Carissimi Fratelli e Sorelle,
Questo versetto del Vangelo di Giovanni, c’introduce al tema della XXXII giornata mondiale del malato. L’ufficio nazionale per la pastorale della salute della CEI, ha scelto proprio questo brano per evidenziare l’importanza di coloro che si adoperano per “immergere nella piscina” quei malati che ne hanno necessità.
La missione che nostro Signore ci ha affidato, nella sua mirabile provvidenza, è proprio questa. Gesù con la sua straordinaria potenza guarì il paralitico del Vangelo appena citato: “ Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». E sull’istante quell’uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare ” (Gv 5,8). A noi, amici dell’Uneba, non è dato questo potere taumaturgico, ma la nostra speciale vocazione è quella di aiutare i nostri fratelli “più piccoli” a vedere nelle sofferenze un importante passaggio di Gesù nella loro vita. Questa è la profondità spirituale della nostra opera. Parallelamente a questa, le nostre competenze medico-sanitarie ed umane ci aiutano nell’alleviare, assistere e sollevare questi nostri fratelli nel momento del dolore, della desolazione e dello sconforto. Noi, fratelli dell’Uneba non siamo solo semplici “operatori”, ma nel momento in cui assistiamo i nostri malati, lo facciamo portando loro la presenza vera di Cristo. Testimoniamo che c’è una “piscina miracolosa” la cui acqua scaturisce dal costato di Gesù: un acqua che fa rinascere ad una vita nuova, bella, vera ed Eterna. Carissimi Fratelli e Sorelle, facciamoci portatori di Cristo nella vita dei malati. La tenerezza con la quale curiamo e tocchiamo le loro ferite scaturisca da quella “compassione” con la quale Gesù com-partecipava alle sofferenze di chi incontrava sul suo cammino. La giornata del malato, per volontà del Santo Padre Giovanni Paolo II, ha un doppio legame con la memoria liturgica della Beata Maria di Lourdes. Maria è l’esempio di totale adesione al progetto salvifico di Dio per gli uomini. La Vergine che donò tutta se stessa perché Dio scendesse tra noi, possa ispirarci nella missione che Lui stesso ci ha affidato.
Vi Benedico tutti e Vi ricordo nella preghiera.
vostro,
Don Federico Cifelli.
Assistente spirituale UNEBA Prov.le Pisa