Nuova «check list» Commissioni multidisciplinari – Regione Toscana

Con Decreto del Dirigente del Settore Sanità, Welfare e Coesione sociale della Regione Toscana n. 16935 del 29 Luglio 2025, allegato ‘A’ è stata approvata la nuova Check list in uso alle Commissioni multidisciplinari delle Asl della Regione Toscana ai sensi della Lrt 41/2005 e Regolamento 2/R del 2018.
La volontà della Regione è stata quella di uniformare il sistema e le modalità di controllo delle strutture su tutto il territorio regionale. Il Decreto della Dirigente dott.sa Barbara Trambusti dispone. 1) L’approvazione del documento allegato A, parte integrante e sostanziale del decreto, al fine di dotare le Commissioni di un unico strumento da utilizzarsi in ogni sopralluogo per ogni tipologia di struttura prevista dal DPGR 2/R/2018, fatte salve eventuali valutazioni da parte del Comune, soggetto titolare della funzione di autorizzazione (art. 20 l.r. 41/2005); 2) L’approvazione del documento definito: “Sicurezza alimentare” a libero uso delle Commissioni Multidisciplinari, in quanto non direttamente riferibile ai requisiti del DPGR n. 2/R/2018.
Per una corretta conoscenza delle nuove indicazioni si consiglia la lettura, lo studio e la corretta applicazione del Decreto che si trova anche in allegato alla presente news.
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75 anni dal dogma dell’Assunzione! Ave gloriosa Madre del Cielo!

Sono trascorsi 75 anni da quando il 1 novembre 1950 il venerabile Pontefice Pio XII definì, ex cathedra, in piazza San Pietro, davanti ad una moltitudine di fedeli, la glorificazione celeste della Vergine ed Immacolata Maria in anima e corpo secondo la verità del Vangelo, il Magistero costante della Chiesa e la fede certa del popolo cristiano nei secoli. A distanza di decenni tale Verità di fede non smette di affascinare ed esortare le fede della Chiesa che tanto ama la Madre del Salvatore.

Così il 15 di agosto la Chiesa cattolica celebra l’assunzione della Vergine ed Immacolata Maria alla gloria celeste in anima e corpo.

Il 1 maggio 1946 il venerabile Pio XII, mosso dal numero esorbitante e sempre più crescente di petizioni per la definizione dogmatica dell’Assunzione – nel solo periodo che va dal 1921 al 1940 se ne erano registrate sei milioni quattrocentosettantunomila –, nonché attento all’intensificarsi di congressi mariani e, soprattutto, di una vasta, seria, documentata produzione teologica sull’argomento, aveva indirizzato a tutti i vescovi residenti l’enciclica Deiparae Virginis. Con questa lettera papa Pacelli intendeva avere informazioni dai presuli «sulla devozione del vostro clero e del vostro popolo (considerando la loro fede e la loro pietà) verso l’Assunzione della beatissima vergine Maria» e conoscere il parere degli stessi sulla possibilità di «proporre e definire come dogma di fede l’assunzione corporea della beatissima Vergine, e se ciò sia desiderato anche dal vostro clero e dal vostro popolo». Su millecentonovantuno risposte pervenute, ben millecentosessantanove (98,02%) furono incondizionatamente affermative, mentre soltanto ventidue (1,8%) avanzarono dubbi sull’opportunità e convenienza della definizione.

Quattro anni dopo, l’1 novembre 1950, Pio XII avrebbe dichiarato e definito come «dogma da Dio rivelato che l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo», richiamandosi espressamente, nella costituzione apostolica Munificentissimus Deus, proprio al duplice quesito da lui stesso avanzato nel ’46 e alla «risposta pressoché unanimemente affermativa» dell’episcopato cattolico. Riprova, invero, che un tale «singolare consenso, dell’episcopato cattolico e dei fedeli», presentando «il concorde insegnamento del magistero ordinario della chiesa e la fede concorde del popolo cristiano, da esso sostenuta e diretta», mostrava «in modo certo e infallibile» come l’assunzione corporea di Maria fosse «verità rivelata da Dio e contenuta in quel divino deposito che Cristo affidò alla sua Sposa, perché lo custodisse fedelmente e infallibilmente lo dichiarasse».

Con siffatto pronunciamento del supremo magistero l’assunzione veniva dunque tratta dallo stato di pia sentenza ed elevata alla dignità di verità di fede divino-cattolica, cioè proposta dalla Chiesa come divinamente e formalmente rivelata e, in quanto tale, irriformabile.

Verità, che il Santo Padre potette a ragione presentare, in un inciso della Munificentissimus Deus, comunque «fondata sulla Sacra Scrittura, insita profondamente nell’animo dei fedeli, confermata dal culto ecclesiastico fin dai tempi remotissimi, sommamente consona con altre verità rivelate, splendidamente illustrata e spiegata dallo studio della scienza e sapienza dei teologi». Non un colpo di testa, dunque, il solenne pronunciamento di Pio XII, bensì il coronamento di quel progresso dogmatico, che, per la dottrina cattolica, nient’altro è se non l’esperienza e l’approfondimento del deposito rivelato, che la Chiesa tutta, sotto la guida dello Spirito, compie ininterrottamente e determina e propone ufficialmente – come nel caso specifico dell’Assunzione – col suo magistero.

Il dogma dell’Assunta esprimeva anche una tradizione ininterrotta di fede dei Santi e dell’intero popolo fedele che, non solo prima, ma fino ai nostri giorni gareggia in amore di lode alla Mamma Celeste e si compiace si sapere che Ella, per privilegio particolare, è stata certamente Assunta in Cielo in anima e corpo.

Grande la gloria di Maria che mai riusciremo a comprendere, grande l’amore per lei di tutta la cristianità! Ave Maria! Continua dal cielo ad assistere il tuo fedele popolo nell’eternità!

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Buona Festa dell’Assunta!

«L’Immacolata Madre sempre Vergine Maria terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». È la frase simbolo quasi il manifesto programmatico della Costituzione apostolica Munificentissimus Deus con cui il venerabile Pio XII il primo novembre di quasi settantacinque anni fa – era il 1950 durante l’Anno Santo– proclamò il dogma dell’Assunta.

Una bolla quella di papa Pacelli che ci riconduce alla solennità di oggi l’Assunzione della Vergine in cielo – da sempre celebrata nella Chiesa di Roma come in quelle di Oriente – il 15 agosto di ogni anno. Un documento e una pietra miliare del magistero del Vescovo di Roma che ha posto per sempre il sigillo sull’ultimo dogma mariano della Chiesa cattolica dopo quello del Concilio di Efeso del 431 in cui venne dichiarata «Maria Madre di Dio» e quello della bolla del beato Pio IX del 1854 Ineffabilis Deus con cui la Vergine venne proclamata «Immacolata concezione».

In questo giorno di grande festa e solennità per tutta la Chiesa universale gioiamo e preghiamo la Vergine ed Immacolata Maria Assunta in Cielo affinché ci aiuti a raggiungere, conservare e imitare suo figlio Gesù Cristo e custodiamo nel cuore tanto amore e devozione per la Mamma Celeste.

Ave Maria, proteggi i tuoi figli!

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Piano nazionale invecchiamento attivo, Degani nel tavolo tecnico

Luca Degani, presidente di Uneba Lombardia e coordinatore della Commissione giuridica di Uneba nazionale, è stato nominato dal ministro per le disabilità Alessandra Locatelli membro del  Tavolo Tecnico per il Piano Nazionale sull’Invecchiamento Attivo, l’Inclusione Sociale e la Prevenzione delle Fragilità, in conformità con l’articolo 6, comma 4, del decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29 ,  (per saperne di più) che attua la legge delega 23 marzo 2023, n. 33 , cioè la Legge anziani o Riforma della non autosufficienza.

Ad adottare il Piano nazionale sull’invecchiamento attivo è il Comitato Interministeriale per le Politiche in favore della Popolazione Anziana  istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri,

Uneba si congratula con Degani per la nomina.

Il 10 luglio 2025 il CIPA si è riunito per la presentazione della ‘ Relazione ponte’ verso il primo ‘Piano nazionale per l’invecchiamento attivo, l’inclusione sociale e la prevenzione delle fragilità nella popolazione anziana’.  Il CIPA, istituito dalla Legge anziani, garantisce il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali in favore delle persone anziane, con particolare riguardo ai soggetti fragili e non autosufficienti, nonche’ la rilevazione continuativa delle attivita’ svolte, dei servizi erogati e delle prestazioni.

Tutti gli articoli dal sito Uneba nazionale sulla Riforma della non autosufficienza / Legge anziani