Convocazione assemblea provinciale Uneba Pisa

Il Presidente Provinciale Uneba Pisa- come da comunicazione intercorsa – avvisa tutti gli enti iscritti a Uneba con sede nella Provincia di Pisa che, a seguito di riunione del Consiglio regionale Uneba del 29 luglio scorso, è stata convocata l’assemblea provinciale degli enti iscritti a Uneba della Provincia di Pisa per il giorno 30 settembre alle ore 10.00 in Firenze, via Santa Maria a Marignolle n. 6/B. L’assemblea avrà il seguente Odg:
a) elezione del nuovo Consiglio provincialeUneba Pisa;
b) approvazione della relazione del Presidente provinciale sull’attività svolta nell’ultimomandato;
c) deliberazione le linee programmatiche generali per l’attività della Associazione
provinciale per il prossimo triennio.
Il presente avviso sarà pubblicato sul sito regionale Uneba Toscana,  Uneba Pisa e sulla pagina Facebook di Uneba Pisa per assicurarne la massima diffusione.
Si invitano tutti gli enti iscritti a partecipare. Chi avesse difficoltà a raggiungere la sede di Firenze può comunicare alla segreteria provinciale (Samuele Chiassoni s.chiassoni@madonnadelsoccorsoets.it)
affinché si provveda a concordare modalità che favoriscano la partecipazione di tutti.
Grazie.
Il Presidente Provinciale Uneba Pisa
Avv. Riccardo Novi
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Elezioni provinciali e regionali Uneba Toscana

Nel Consiglio regionale Uneba del 29 Luglio 2025, all’unanimita dei presenti, è stata fissata la data unica per tenere le elezioni provinciali e, a seguire, regionali Uneba Toscana nella data del 30 Settembre 2025.
Per favorire la partecipazione del Presidente nazionale alle singole assemblee regionali è stato stabilito di far confluire a Firenze, nella data fissata, i rappresentanti e gli iscritti di tutte le realtà provinciali per lo svolgimento delle relative elezioni.
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Giubileo è visitare gli anziani fragili – Messaggio di Papa Leone XIV

Vivere il Giubileo della Speranza prendendosi cura degli anziani: è l’invito che lancia Papa Leone XIV nel suo messaggio per la V Giornata mondiale dei nonni e degli anziani del 27 luglio 2025.

Eccone alcuni estratti.

Liberare gli anziani dall’abbandono – “Guardando alle persone anziane in questa prospettiva giubilare – scrive Leone XIV –  anche noi siamo chiamati a vivere con loro una liberazione, soprattutto dalla solitudine e dall’abbandono. Questo anno è il momento propizio per realizzarla: la fedeltà di Dio alle sue promesse ci insegna che c’è una beatitudine nella vecchiaia, una gioia autenticamente evangelica, che ci chiede di abbattere i muri dell’indifferenza, nella quale gli anziani sono spesso rinchiusi. Le nostre società, ad ogni latitudine, si stanno abituando troppo spesso a lasciare che una parte così importante e ricca della loro compagine venga tenuta ai margini e dimenticata”.

Se sei Chiesa, visita gli anziani – “Davanti a questa situazione, è necessario un cambio di passo, che testimoni un’assunzione di responsabilità da parte di tutta la Chiesa. Ogni parrocchia, ogni associazione, ogni gruppo ecclesiale è chiamato a diventare protagonista della “rivoluzione” della gratitudine e della cura, da realizzare facendo visita frequentemente agli anziani, creando per loro e con loro reti di sostegno e di preghiera, intessendo relazioni che possano donare speranza e dignità a chi si sente dimenticato. La speranza cristiana ci spinge sempre a osare di più, a pensare in grande, a non accontentarci dello status quo. Nella fattispecie, a lavorare per un cambiamento che restituisca agli anziani stima e affetto”.

L’indulgenza giubilare in Rsa -“Si è deciso che quanti non potranno venire a Roma, quest’anno, in pellegrinaggio, possano «conseguire l’Indulgenza giubilare se si recheranno a rendere visita per un congruo tempo agli anziani in solitudine, […] quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro. (…) Visitare un anziano è un modo per incontrare Gesù, che ci libera dall’indifferenza e dalla solitudine”.

Uneba

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Mantenere l’esenzione Imu alle Onlus Rsa, la politica ascolta Uneba

La Commissione Finanze e  Tesoro del Senato chiede al Governo di fare chiarezza sulle regole che determinano l’esenzione Imu per le “case di riposo gestite da Onlus”, come sono molti degli enti associati Uneba.
E’questo il tema della risoluzione doc.XXIV n°29 approvata dalla Commissione il 18 giugno 2025 su iniziativa del senatore Massimo Garavaglia, presidente della Commissioe, che dà voce anche alle istanze di Uneba.

Punto di partenza della risoluzione è il fatto che “sulle case di riposo gestite dalle Onlus si sta aprendo un contenzioso con i comuni in merito alla richiesta di pagamento dell’imposta municipale propria (IMU) sugli immobili utilizzati per l’attività istituzionale di tipo sociosanitario e assistenziale rivolta ad anziani non autosufficienti da parte di enti autorizzati, accreditati e convenzionati con i servizi sanitari regionali”. Proprio questi contenziosi con i Comuni  hanno spinto Uneba ad intervenire e cercare ascolto nella politica e nelle istituzioni.

La risoluzione argomenta, nel dettaglio che gli enti non commerciali che svolgono attività sociosanitaria e assistenziale e che soddisfano tutte le condizioni previste dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 19 novembre 2012, n. 200 possono beneficiare dell’esenzione Imu. Ma la Corte di Cassazione non ha accolto questo principio in sua recente sentenza, e l’Agenzia delle Entrate sta emettendo avvisi di accertamento alle Onlus.

La Commissione con il suo voto impegna il Governo a recepire “in una norma avente rango primario, quanto previsto dal citato decreto ministeriale n. 200 del 2012 e dalle istruzioni alla dichiarazione IMU degli enti non commerciali” e a “confermare che non è rilevante, ai fini dell’applicazione dell’esenzione dall’IMU (…) l’inserimento in una specifica categoria catastale degli immobili utilizzati per la gestione di servizio sociosanitari (quali residenze sanitarie assistenziali, residenze sanitarie per disabili, centri diurni integrati, comunità alloggio sociosanitarie, centri diurni per disabili, eccetera) dando altresì avvio, nel rispetto della finanza pubblica, alla riduzione della tassazione ai fini delle imposte dirette sino a quando tale utilizzo permane”.

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